Il governo della Cantabria approverà questo venerdì, attraverso l’Ufficio per la Qualità Controllata, la concessione del marchio «Qualità Controllata» per le acciughe cantabriche, che equivale a una garanzia per la specie e il processo di produzione. L’etichetta darà «valore aggiunto» a questo prodotto e aumenterà le ore di lavoro nel settore conserviero della regione.
Nello specifico, il filetto di acciuga sott’olio sarà certificato con filetti di acciughe europee, cioè quelle pescate nel Golfo di Biscaglia e in tutto il Golfo di Biscaglia, ma anche nel Mediterraneo, nella costa atlantica dell’Africa e dell’Europa (dal Sudafrica alla Norvegia meridionale), nel Mar Nero e nel Mar d’Azov. In altre parole, le coste di Spagna, Marocco, Italia, Francia, Grecia, Turchia e, in misura minore, Bulgaria, Russia, Georgia e Ucraina.
Per ottenere questo marchio, l’intero processo di produzione delle acciughe deve avvenire in questa Comunità Autonoma. Per quanto riguarda l’acciuga, questa può essere stata catturata solo nelle zone di pesca europee. In cambio, le acciughe cantabriche potranno essere commercializzate a prezzi diversi, poiché si differenziano da altre fonti.
Finora le acciughe non avevano questo marchio. Quattro anni fa, il governo ha approvato un’etichetta per il pesce fresco del Mar Cantabrico e per il pesce non trasformato, ma non per i prodotti trasformati in scatola o semi-scatolati.
Il Presidente della Cantabria, Ignacio Diego, e il Ministro regionale per l’Allevamento, la Pesca e lo Sviluppo Rurale, Blanca Martínez, hanno confermato l’imminente assegnazione del sigillo durante una visita al mercato del pesce e alla corporazione dei pescatori di Santoña, dove erano accompagnati dal suo presidente, Miguel Fernández, dalla sindaca del comune, Milagros Rozadilla, dalla direttrice generale della pesca, Pilar Pereda, e dal deputato del PP Iñigo Fernández, tra gli altri.
Diego ha definito la distinzione come un «passo importante» per un prodotto con un «alto» livello di qualità nel processo produttivo, che dovrà essere sviluppato interamente nella regione, con conseguente aumento delle ore di lavoro nel settore conserviero. Sia Diego che l’assessore hanno sottolineato che la «Qualità Controllata» servirà a «delimitare» una specie di acciuga e a distinguere un processo di elaborazione.
Il presidente della Corporazione dei Pescatori ha sottolineato che per Santoña si tratta di «un marchio molto importante», dato che più del 70% delle fabbriche del comune sono conservifici di questo prodotto. Fernández ha ricordato che la città sta cercando un marchio di qualità specifico per il pesce di questa pescheria.